lunedì 9 febbraio 2015

Microletture e microrecensioni

Sei invero rimasto molto indietro qua sul blog. Troppo diresti. Non che in questi 15 gg sia successo chissacché...

Hai finito di leggere - tra mille sofferenze, giuri! - Terra inesplorata di J.H. Rosny aîné.
Poliedrico scrittore, Rosny "il vecchio" è considerato tra i principali maestri di genere franciosi, dopo Jules Verne e un pochetto prima di Francis Carsac.
Rosny va ricordato per due principali motivi: da un lato riuscì ad unire il naturalismo al fantastico (v. La guerra del fuoco), dall'altro scrisse una serie di storie che illustrarono intelligenze aliene e tecnologie future anticipatrici della moderna letteratura fantascientifica (Un altro mondo, La morte della Terra, Nel mondo dei varianti, Gli xipéhuz, Il cataclisma, I navigatori dell'infinito, etc...). Terra inesplorata - avevi letto - era una specie di summa di entrambi i filoni. Lo cercasti per anni, visto che è dal 1960 fuori catalogo, e dopo siffatta fatica avevi recuperato una copia molto buona. Racconta lo stupenderrimo viaggio di tale Ironcastle (nome per nulla francese, si capisce) in una terra perlappuntamente inesplorata e piena di bizzarrie. Ma come dicevi prima: lettura noiosa.

In tivvì hai visto Oblivion, n-simo film, anzi vero kolossal fantascienzo, con Tom Cruise, Morgan Freeman e Nikolaj "Jaime Lannister" Coster-Waldau. Ambientato in un post-apocalittico 2077, su una Terra ormai abbandonata e contaminata dalle radiazioni, la pellicola è visivamente bellissima, grazie alla magnificenza dell'alta definizione e alla maestosità delle scenografie. Di certo però c'è che il film è guardabile ma non è uno di quelli che saranno ricordati come capolavori negli anni aVvenire, perché, godimento audiovisivo a parte, la trama è piuttosto scontata, piena di cliché e con colpi di scena che a te - onnivoro di fantascienza da quando eri imberbe - sono sembrati decisamente scontati.
Poi hai anche provato a vedere Gravity con George Clooney. Oh, leggi su Uichipedìa che Clooney ha recitato in un frappo di film. Ci crederesti che te hai visto solo Batman & Robin (il peggio Batman di sempre)?
Comunque,
Gravity l'hai trovato troppo lento nella narrazione e poco fantascienzo, e perciò l'hai stoppato. Magari gli darai un'altra chance più avanti... dopo che recuperi pure il Solaris di Clooney.

Ierisera hai invece letto Gotham Central: Josie Mac, albetto vecchiotto Planeta che hai salvato dalla polvere, lì dallo scaffale del tuo fumettaro, ove giaceva almeno dal 2003.
Gotham Central è certamente la più sottovalutata serie con Batman mai pubblicata. Di una bellezza rara, a metà strada tra i Vertigo e il fumetto supereroistico, essa narrava le peripezie degli agenti del GCPD alle prese con casi di rapimento, omicidi et similia. Le maschere e Bats? sullo sfondo. Ciò unito alla splendida scrittura di Greg Rucka e Ed Brubaker (che, oltreché fumettisti, hanno scritto veri gialli e noir), e alla colorazione monocromatica. Un serie must have, purtroppo frettolosamente chiusa dopo 40 uscite per l'insensibilità dei lettori, e che speri venga rilanciata sulla scia del (successo?) telefilm Gotham. Josie Mac è l'unica storia non scritta da Rucka & Brubaker, bensì da Judd Winick... e tuttavia ne conserva il sapore. Bello e non banale!

Frattanto hai iniziato a leggere l'ultima fatica del piccolo ma meritevole editore Della Vigna: una bella antologia dedicata ad Edmond Hamilton contenente due romanzi brevi dell'epoca d'oro, finora colpevolmente inediti in Italia, Avventura nello spazio e Mondi intrecciati. Sense of wonder a perdereeeee! Tradotto in soldoni: la tua lettura preferita del momento che ti fa addormentare in pace col mondo.

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