lunedì 18 novembre 2013

Nostalgia (canaglia) di cose mai fatte

Qualche giorno addietro usciva su iPad, per 4 miseri euri, la v. interattiva (con scene in treddì giocate) di un grande classico della tua adolescenza, Lupo Solitario.
Non so quanti nerd conoscano le avventure di Lupo Solitario. Trattasi di una famosa serie di librigame pensati e scritti da Joe Dever durante quella fucina di idee che furono i mitici anni '80; ovverosia romanzi fantasy sufficientemente decenti, interrotti di tanto in quando da quest che andavano risolte con tiri di dado, scelte e bivi. In una parola: RPG per sfigati che si ritrovavano senza amici con cui giocare a Dungeons & Dragons!
Questo evento (l'uscita dell'app, NdR) t'ha fatto ricadere in quel vortice di emozioni che hai chiamato "nostalgia di cose mai fatte".
Filosofeggiando,
la "nostalgia di cose mai fatte" è quel senso di malinconoia che provi verso cose che non hai potuto fare o possedere a suo tempo (che nel 99% dei casi erano gli anni '80!); genuina emozione che ti spinge oggi, a trentacinque anni sonati, a recuperare codesti oggetti vintage, nella speranza di catapultarti per mezz'ora o poco più nel passato. Il problema della "nostalgia di cose mai fatte" è che sono cose che avresti dovuto fare a suo tempo e che fuori dalla loro epoca perdono gran parte del loro fascino; pertanto, oltre al fatto che ti ritrovi ormai cresciuto e con una oggettiva difficoltà a provare lo stesso stupore che avresti verificato vent'anni fa, non c'è più nisciuno in circolazione con cui affettivamente condividere la tua meraviglia fanciullesca.
La "nostalgia di cose mai fatte" t'ha spinto questo fine settimana a comprare il primo mitico librogame di Lupo Solitario (sta arrivandooo!), e a suo tempo (5 o più anni fa) a recuperare sulla Baia uno splendido, fiammante e perfettamente funzionante Amiga 1200 (gosh)!

Poi ci sarebbero altre cose... Infinite cose da fare e così poco tempo!
Come il retrogaming, visto che sul tuo Mega Drive c'avevi quattro cartucce in croce. Ma ti sei reso purtroppamente conto che videogiocare su uno schermo LCD caricando una rom dopo l'altra negli emulatori, non ha neanche lontanamente il fascino di un vero 16-bit collegato ad un panciuto CRT.
E ancora: da regazzino non hai mai potuto giocare di ruolo. Hai posseduto StarQuest, v. ultrasemplificata del più famoso WarHammer 40.000, e la v. truzza da edicola di Mutant Chronicles. Ma non hai MAI trovato un'anima pia disposta a perdere con te quelle 2 o 3 ore. Sicché in tempi recenti hai realizzato da te un megagiocodiruoloecarte, MAGICIAN l'hai chiamato, tutto realizzato da te in economia, chepperò, tolte quelle 5 o 6 partite fatte con tuo nipote, è rimasto perlopiù a prendere muffa nella scatola.
Fortuna che la "nostalgia di cose mai fatte" non t'ha ancora spinto a comprare sulla Baia i MOTU...

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