giovedì 29 agosto 2013

Progetto Batman: Pinguino

Il Pinguino è uno dei villain che maggiormente stanno apparendo sui Nuovi 52. D'altronde è famosissimo sin dai tempi del Batman di Tim Burton - dov'era interpretato da un immenso Danny DeVito - perciò, tanto vale...
l'aspetto del Pinguino non è di fatto mai cambiato
Secondo la vecchia continuity,
Oswald Chesterfield Cobblepot è un ragazzo tozzo e panciuto, che per via del suo lungo naso aquilino, diventa lo scherno dei bulli della scuola. Cresciuto emarginato e senza amici, si affeziona agli uccelli (animali, peraltro, venduti nel negozio di famiglia) tanto da essere soprannominato "Pinguino". Come se il suo aspetto non fosse sufficiente, la madre è soffocante e, preoccupata per la sua salute, lo costringe a portare sempre con sé un ombrello anche nei giorni di sole (il padre di Oswald è infatti morto a causa di una forte polmonite causata da un improvviso acquazzone).
Ad un certo punto l'attività di famiglia fallisce e gli amati volatili vengono uccisi da una banda di teppisti. Il risentimento latente di Cobblepot esplode ed egli - ritrovatosi solo e senza soldi - decide di dedicarsi al furto (onde procurarsi il denaro necessario per sentirsi superiore a quelli che lo hanno ridicolizzato), facendo suo il soprannome che gli è sempre stato affibbiato: nasce così il 1° Pinguino, il ladro di opere d'arte in tuba, monocolo e frac, il cui ombrello diventa un'arma d'offesa (celando pugnali, armi automatiche, lanciafiamme... o peggio), mentre pupazzi raffiguranti un pinguino, lasciati sul luogo del crimine, diventano il suo segno distintivo. Gli uccelli saranno anche parte integrante dei suoi colpi: cormorani, kolibrì e struzzi addestrati o potenziati, saranno fondamentali nel saccheggiare le banche e uccidere i nemici.
Intanto, le morti di Carmine Falcone e di Sal Maroni, spalancano al Pinguino le porte dell'alta società malavitosa; così, dopo anni di attività Cobblepot apre, coi proventi dei suoi furti, un night club, l'Iceberg Lounge, con cui camuffa la sua nuova, losca attività: il contrabbando d'armi. Nasce così, ne Il trionfo del Pinguino, il 2° Pinguino, uno dei più potenti boss di Gotham City, abile faccendiere, scaltro traffichino, ed amante delle belle donne e degli abiti eleganti. A seguito degli avvenimenti di Giochi di guerra, Batman costringe il Pinguino a lasciare Gotham City. Ciò determina l'entrata in scena di altri boss, Maschera Nera e il Grande Squalo Bianco. Cobblepot, tuttavia, si consola divenendo il nuovo boss di Blüdhaven, la città vicina a Gotham, dove rileva l'impero di Blockbuster, assassinato da Tarantula.
Ne La notte del Pinguino, Cobblepot ritorna a Gotham e si finge un bravo imprenditore, apparentemente dedito solo agli affari (mentre, in realtà, i suoi locali diventano un vero e proprio "porto franco" nello scambio di informazioni riservate, scommesse estreme e scambi illegali). In questa veste, avendo lui una grande conoscenza del sottobosco criminale della città, diventa, suo malgrado, un utile informatore di Batman.
Le origini del Pinguino - talvolta rappresentato (come da Tim Sale) con un aspetto animalesco che tende a replicare quello burtoniano del cinema - vengono nobilitate in Gates of Gotham e post-Flashpoint, dove viene rivelato che i Cobblepot sono una delle famiglie più antiche e potenti di Gotham, e che il trisavolo di Oswald, Theodore Cobblepot, era stato sindaco della città e si era arricchito con le acciaierie.
Che dire del Pinguino? Che è un villain molto particolare in quanto è ben lungi dall'essere un uomo privo di senno, anzi, le sue caratteristiche principali, in un mondo di criminali in maschera, sono proprio l'essere realista, cinico e spietato. Ti senti di trascurare il Pinguino delle origini, vera e propria macchietta pre-Crisis che ha avuto strascichi fino agli Anni Novanta (consigli giusto giusto Strane apparizioni: Il pinguino malese), mentre per il Pinguino moderno non puoi non consigliare la lettura innanzitutto della bellissima mini di Gregg Hurwitz e Ethan Van Sciver Pinguino: Dolore e pregiudizio, e il noir Città spezzata di Brian Azzarello ed Eduardo Risso.

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