lunedì 12 agosto 2013

Scendendo da Gambàri(e): "Gli occhi nel buio" e "Dante's Inferno". Commento

Aahhh, agosto... il mese delle "Amate & Odiate ferie Inc.".
Odiate in quanto, dopo appena una settimana che stai a casa, hai già voglia di rientrare! Non perché sei uno stakanovista, ma perché non ce la fai proprio a stare un mese filato in vacanza (forzata, visto che c'è zero scelta da parte tua, lavoratore!).
Che innanzitutto cominci ad acquistare fumetti e videogiuochi per passarti il tempo... eppoi fà caldo. E tu odi il caldo.
Poi c'è stata questa tre-giorni in quel di Gambàri(e) sull'Aspromonte, col campo-scuola dell'ACR del quale tua moglie, purtroppamente per te, fa parte. E allora ti tocca: o seguirla, o starti tutto il fine-settimana da solo. E allora hai preferito sciropparti il campo montano.
Il fatto è che a te la montagna piace pure: pace e aria pulita (nonostante i ripetitori telefonici e RAI da Tremila-MSC); passeggiate e percorsi gastronomici locali... ma non quando sei circondato da 30 regazzini e giovini rumorosissimi dall'alba al tramonto (e l'ultima notte anche dal tramonto all'alba!)... quando non puoi far uso della tua mogliera neanche per una passeggiata (che deve stare coi regazzini)... quando le porzioni di pranzo e cena sono spessissimamente infinitesimali (perché non capiscono che TE NON SEI un regazzino!)... quando per tutta la permanenza hai sofferto - per la prima volta nella tua vita - di mal-di-montagna!
Leggi da Uikipedìa,
mal-di-montagna: condizione patologica causata dal mancato adattamento dell'organismo alle grandi altitudini, in particolare dovuta alla più bassa pressione atmosferica e alla ridotta presenza di ossigeno nell'organismo. La cefalea è solitamente il primo sintomo del malessere (vero: tre-giorni di emicrania tremenda!), che si associa ad uno o più dei seguenti sintomi: perdita di appetito (quello mai, ringraziando il Sacro Cuore di Gesù), nausea o vomito, fatica o astenia, vertigini o senso di stordimento (minchia s'è vero!), insonnia (none), irritabilità (quella però ce l'hai sempre avuta).
Ad ogni modo, per spassarti il tempo hai portato con te un libro - Spada nella tempesta di David Gemmell, che non sei riuscito a finire - e un bonellide: Gli occhi e il buio di Gigi Simeoni.
Gli occhi e il buio (o come disse il fumettaro, Gli occhi di bue), è un thriller psicologico goticheggiante ambientato nella Milano della belle époque.
Una serie di efferati delitti sconvolge la città. L'indagine viene affidata al Commissario delle Guardie di Città Matteo De Vitalis, convinto fautore del "metodo scientifico" (nato proprio in Italia nel 1902 e poi apprezzato e diffusosi in tutto il mondo), che forma una "squadra antimostro" decisa a tutto pur di fermare il pericolosissimo Fante di Cuori.
Gigi Simeoni - qui in veste di artista completo (leggi: scrittore e disegnatore) - racconta e raffigura la storia di un pittore, inizialmente inetto, che pur di ritrovare la propria ispirazione derivata dalle misteriose luci intraviste negli occhi della fidanzata morente, cade nel vortice del delitto in una radicale ricerca dell'estetica. Un'ossessione che lo trascina contemporaneamente nei meandri dell'arte astratta e in quelli della perversione per la morte.
Il Romanzo Grafico t'è piaciuto parecchio: a tratti richiama alla memoria il From Hell di Alan Moore (d'altronde è evidente il riferimento a Jack lo Squartatore), e la ricostruzione storica è molto buona. Unica mancanza: il mistero vero e proprio, visto che l'identità del serial killer è nota fin dall'inizio. Di fatto il lettore segue le vicende dell'assassino da un lato, e le indagini della guardia dall'altro, in un'ottica che non lo lascia di certo nel dubbio su chi sia il Fante di Cuori.
Consigliatissimo. Specie ora che è uscito il seguito Amore nero (che non è una storia d'amore interraziale :).
Gli occhi e il buio
di Gigi Simeoni
ed. Bonelli, B, 304 pagg, col, € 9,50
Voto: ★★★★★

Al rientro ti sei buttato su Dante's Inferno (il videogiuoco per XBOX 360, non la Iª cantica della Divina Commedia di Dante Alighieri). C'hai messo tre mesi almeno per trovare un rivenditore che avesse Dante's Inferno (+ Assassin's Creed II) nuovi, PAL italiani, non ClassicGOTYE!
Eh, le fissazioni sono delle brutte bestie, ce lo sai!
Aahhh, il Girone dei lussuriosi!
Dante's Inferno è un frenetico hard action game sviluppato da Visceral Games (per Electronic Arts, che ormai son secoli che non sviluppa in proprio), che dire che "strizza l'occhio a God of War (per gameplay ed atmosfera)" è poco.
In soldoni: est un frenetico pigiatasti dove devi solo sfasciare di corpa tutto quello che ti si piazza davanti, senza usare minimamente la materia grigia.
Molto liberamente ispirato all'Inferno del Sommo Poeta fiorentino, lo hai accattato sulla scia di Castlevania: Lords of shadow e Darksiders, che ti erano piaciuti davvero un bel po'. Il protagonista della vicenda è Dante, un tamarrissimo cavaliere crociato munito di potentissime armi (una di queste è la falce strappata alla Morte in persona) e una croce di stoffa rossa cucita sul petto (!), che parla orrendamente in versi: un Dante quindi molto diverso da quello che hai conosciuto a scuola. Tornato a casa dopo aver affrontato le sanguinose Crociate (durante le quali, sotto la protezione della Chiesa, si è divertito un bel po' stuprando, saccheggiando e uccidendo), costui trova il padre Alighiero e Beatrice, l'amata troiona donna pronto a sposare, brutalmente assassinati. L'eroe si ritrova così a intraprendere un pericoloso viaggio che lo condurrà attraverso i nove spaventosi gironi infernali alla ricerca dello spirito di Beatrice, trascinato nell'Ade da Satana!
La trama non è per nulla originale, ma - nonostante il gioco non sia un capolavoro e non brilli di luce propria per la grafica, decisamente modesta - è innegabile il grande fascino che trasmette: gli Inferi sono rappresentati in maniera egregia e se esistono davvero, o sono accussì o c'assomigliano parecchio. Il disegnatore (il pluripremiato artista Wayne Barlowe, già creatur designer in Babylon 5, Avatar, Hellboy, Pacific Rim, John Carter di Marte... e non sai cos'altro) è stato capace di tratteggiare con disturbante genialità i vari cerchi, proponendo per ognuno di essi un look e una geografia unica (pareti organiche piene di denti e interiora in quello dei golosi, organi genitali in quello dei lussuriosi, oro fuso bollente per gli avari, ecc...). Così come funzionalissimo è il character designi usato per i dannati che li popolano (neonati per i non-battezzati, lascive tentatrici, obesi abomini, ecc...) e gli imponenti boss di fine livello; e il sonoro, coi suoi rauchi brontolii e le urla estranianti. L'originale design è senza ombra di dubbio la principale molla che ti spinge a proseguire, facendo leva sulla curiosità di te, videogiochista, verso le successive "visioni infernali". Cotanta curiosità ti ha pure spinto a scaricarti il cortissimo e bruttissimo DLC Selva oscura, osceno prologo a pagamento dove le tre Bestie sono declassate a miserrime statue!
Certo, un po' specie ti fanno i protagonisti e i guardiani (di un videogiuoco, NdR) quando parlano in versi avvalendosi delle terzine dantesche: la violenza fatta al poema per il puro sollazzo è infatti evidente... ma tant'è, e chissené!
In conclusione, un bel viaggio (poco longevo) stile vecchia scuola, nelle viscere del male, per nulla innovatore ma ben più geniale di molti dei suoi fratelli visivamente più affascinanti.
Dante's Inferno
di Electronic Arts, Visceral Games
DVD, multipiattaforma, € 29,99 (ed. Classic)
Voto: ★★★★★

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