sabato 20 luglio 2013

RAGE. Commento

Risalendo l'ultimo videogiuoco da te acquistato (il reboot di Tomb Raider) a marzo, ed arrivando la bella stagione che - nel dopolavoro, tra una passeggiata con la mogliera e 9 km di jogging - ti lascia di fatto un bel po' (troppo!) tempo libero che non sai come ammazzare, t'è venuta la felice idea di comprare un nuovo gioco da dare in pasto alla tua fidata XBOX 360.
Ma cosa comprare, se ti ritrovi in piena crisi di idee e apprezzamenti videoludici?
Nel senso che non sei riuscito a farti piacere praticamente "gniente": 'ché gli action sono sempre più contaminati, con personaggi ormai customizzabili fino alle mutande; gli RPG (dicesi: giochi di ruolo) sempre più vasti, al punto che ti viene il mal di testa perché non sai dove andare, quale negozio derubare, che donna trombare, ecc... e finisci col perdere di vista la quest principale perché cazzeggi collezionando boccettine colorate, carte & stemmi... parli con gli animali... ti crei le magie custom... vai a pesca, a caccia, a lavoro... (e tu non hai mai avuto tutto 'sto tempo e 'sta voglia, ma piuttosto una o due ore al massimo per una partitella veloce); i brand storici sempre più casualizzati per conquistare un'utenza più giovane e ampia possibile (che Resident Evil non è più un survival horror, Soul Calibur è l'ombra sbiadita del fantasmagorico picchiaduro che fu su Dreamcast, Mass Effect 3 ha fortemente deluso, ecc... senza contare tutti i franchise belli che morti e dimenticati...); gli FPS (leggi: sparatutto in soggettiva) offrono campagne in singolo vergognosamente brevi, limitandosi perlopiù a mappe e modalità in multi; dei seguiti di picchiaduro e racing inizi a fregartene sempre meno, perché se devi collezionare tre Tekken o tre Forza Motorsport solo per le migliorie grafiche e un paio di nuovi lottatori o auto superveloci, preferisci aspettare i prossimi capitoli sulla nexgen.

Orsù!
Mercoledì hai passato più di mezz'ora al GameStop e la mezz'ora rimanente all'ex-Blockbuster MovieGames, girandoti e rigirandoti tra le mani praticamente ogni gioco uscito negli ultimi tre anni sulla piatta made in Redmond, e più volte hai portato la custodia alla cassa per completare l'acquisto, per poi girare i tacchi e rimettere nello scaffale il giuoco, pentendoti e vergognandoti della scelta manco stessi comprando un pornazzo!
Boh! forse sei troppo vecchio per i nuovi gameplay. Effettivamente hai potuto notare come, generi che, all'epoca dei 32 e dei 128-bit adoravi, sono adesso praticamente assenti dalla tua softeca! senza contare che 1/4 dei titoli che possiedi ti hanno fortemente deluso e, col senno di poi, non li ricompreresti.
Poi, con l'aiuto del nipote maschio, hai iniziato a valutare questo o quello. E allora hai ragionato che una volta ti piacevano DOOM e Quake, e che hai adorato i due Metroid Prime usciti sul Cubo... ma purtroppamente, gli odierni "mostri sacri" Halo, Crysis e Call of Duty & Co. privilegiano il multiplayer. E te il Live non ce l'hai, e comunque saresti una cippa contro gli altri boxari.
E allora ti sei detto: comprati RAGE!


E l'hai fatto, m'annaggia all'indecisione!
RAGE è il 4° brand di sparatutto in prima persona (dopo Wolfstein 3D e i succitati DOOM e Quake) di mamma id Software, la storica software house di John Carmack, oggi sotto la direzione di Bethesda. Il giocozzo è ambientato in un mondo futuro devastato à la Mad Max, utilizza il nuovo e potentissimo motore grafico id Tech 5 - che utilizza la tecnologia delle MegaTexture, che permette di avere un colpo d'occhio eccellente degli ambienti esterni (installazione su disco rigido permettendo) - e spezza le sessioni in soggettiva con gare clandestine tra dune buggy armate, e giochi di carte da tavolo a turni.
Hai optato per RAGE anche perché, il suo gameplay, seppur sfavillante nella grafica e moderno come movenze e controlli, resta molto classico, tra corridoi e stanze chiuse. L'impressione di open-world è infatti solo superficiale: la campagna (che promette di essere sufficientemente lunga! d'altronde id Software ha sempre preferito il gioco in singolo) propone un sistema di quest lineare e piuttosto rigido, essendo gli agglomerati urbani semplici hub dove acquistare e vendere oggetti, munizioni e componenti, e dove portare a termine gli incarichi ricevuti dai personaggi non giocanti.
Ah, dimenticavi che il resto della tua avventura al GameStop si è conclusa con le solite oscene proposte della commessa che, su un gioco da € 15, ha avuto il barbaro coraggio di proporti l'assicurazione! su questa - che è chiaramente parte importante del loro business - ha insistito parecchio ("ti sostituiamo il disco entro l'anno anche se lo righi volutamente"; "te lo sostituiamo anche se si spezza o va in mille pezzi!"; "anche se te lo brucia la consolle... non t'è mai capitato?"). No! non t'è mai capitato che la consolle ti bruci un disco! jettatrice!!!

Il voto al videogioco non lo dai, visto che sei solo all'inizio; ma già butta benissimo. Che poi ti piace pure l'ambientazione post-apocalittica e fracassare di proiettili i nemici mutati (l'ambientazione di Gears of War resta però sempre il must per te!).
Insomma: è un'offerta ludica che fa proprio per te, poco aperto ai free roaming e molto amante della tradizione! Peccato solo per il protagonista, praticamente muto e con poco carisma...
Augh.

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