sabato 22 giugno 2013

Dragonero. Commento

Stamattina ti senti in vena di bloggare. E allora giù con la prima rece: Dragonero!
Dragonero nasce in casa Bonelli nel 2007 come semplice "romanzo grafico" (parola italica per indicare le graphic novel). Lo acquistasti perché eri alla spasmodica ricerca di un fumetto che concretizzasse su carta il fantasy. Da un lato, infatti, già leggevi Nathan Never che - ispirandosi al meglio della fantascienza cinematografica, televisiva, nipponica e letteraria - aveva creato un mondo fantascienzo (cit.) credibile e gagliardo. Ma ti mancava un contrappeso, un'altra lettura fumettosa che facesse lo stesso per il fantastico. Dragonero, appunto, che però all'epoca era un banale volume unico.

Non ricordi granché di quel Dragonero. Certamente Stefano Vietti & Luca Enoch avevano realizzato una storia che "saccheggiava" la fantasy letteraria più fortunata:
"Aldilà delle terre civilizzate di un mondo fantastico (l'Erondàr), oltre la ciclopica Barriera del Vallo (Cronache del Ghiaccio e del Fuoco docet!), i giganteschi monoliti che tengono in vita l'antico Divieto, il sigillo che incatena gli abomini nel loro buio mondo aldilà del mondo degli uomini, sta per essere infranto (mmmm, Le Pietre magiche di Shannara?). Il Mago Alben allora deve convocare una potente tecnocrate (esperta di materie tecnico-scientifiche), una monaca guerriera, un'elfa, un orco e l'ex ufficiale dell'Impero Ian Aranill (altrimenti detta la Compagnia dell'Anello), membro dell'antica famiglia dei Varliedàrto, detto Dragonero per aver ucciso un drago malvagio".
Ripeti che non ricordi molto della storia originale - senonché rasentasse appena la sufficienza - ma evidentemente deve aver riscosso un discreto successo se Bonelli, in piena crisi, ha deciso, questo mese di giugno, di trarne una serie regolare ambientata alcuni anni dopo.
Non è che da 94 pagg, che lasciano pure in sospeso la trama per il #2, riesci a dire granché, ma l'attesa e le aspettative erano tante. D'altronde, Vietti ed Enoch si erano sprecati a dare anticipazioni a cadenza regolare tramite un blog/finto diario di viaggio. Gli autori hanno messo su carta un'avventura ben equilibrata, nonostante i continui salti temporali tra presente e passato, e ricca d'azione, conseguenziale a chi ha già letto la storia precedente (tu!), ma ideale anche per chi si avvicina per la prima volta a questo mondo. Speri, ovviamente, che siano capaci di portare avanti un mondo fantasy credibile e ricco, almeno per un centinaio di numeri. Perché oltre già sai che non arriverai. E a sviluppare un personaggio interessante, eroico e tosto ad un tempo... che sai, del tipo di Geralt di Riva?
Purtroppamente sei ancora alla ricerca di una serie weird, 'ché Dylan Dog non l'hai mai potuto tollerare... Dai Bonelli regalaci anche questo!

Dragonero #1
di Stefano Vietti, Luca Enoch, Giuseppe Matteoni
ed. Bonelli, B, 94 pagg, B/N, € 3,30
Voto: ★★★★★

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