sabato 23 febbraio 2013

Batwoman (Nuovi 52). Commento

E allora mercoledì pomeriggio, incuriosito da questa serie collaterale batmaniana della quale tutti parlano benissimo, Batwoman, ne hai comprato il 1° tp.
Dici: "che fai, ti compri una testata femminile? TE che sei un grandissimo maschilista?"
Sì, perché scopri che, non solo non è affatto per donnicciuole, ma è altresì una delle migliori testate batmaniane del momento!
Perché Detective Comics e Il Cavaliere Oscuro, al di là delle splendide tavole di Tony Daniel e David Finch, sono piattissime e povere di idee.
Batman e Robin ha una qualità piuttosto irregolare, alternando ottimi archi narrativi (il 1°) ad altri semplicistici e sempliciotti (tutti gli altri a seguire...).
Cappuccio Rosso corre troppo fuori dai binari del batverso; la Batman Inc. e Talon non sono ancora giunti nel Bel Paese; Batgirl e Red Robin sono letture per giovini adolescenti; Birds of Prey, quella sì che è per femmine! mentre Catwoman la trovi inutile e troppo voyeuristica.
Batman - la serie - è bellissima, grazie a Sua Maestà Scott Snyder; mentre Nightwing si sta rivelando una sorpresona: bella, fresca e succosa. Quindi cos'altro vuoi leggere, adesso che, a motivo del nuovo spillato, finirai col non comprare più nemmeno Il Cavaliere Oscuro?

Batwoman è forse la vera novità di questo reboot. Imperniata sulle avventure dell'aggressiva (e lesbica) eroina già apparsa poco prima dei New 52 sulle pagg. di Detective Comics (pubblicate sull'introvabile tp Planeta): Kate Kane, alias Batwoman, alias la versione attuale di un character creato nel 1956, è un gran bel fumetto d'intrattenimento, non banale e ottimamente scritto e disegnato da quel Mostro Sacro di J.H. Williams III (assistito ai testi da W. Haden Blackman).

La testata è davvero un "Batman al femminile", ma nel solo senso che il vigilante è una batdonna, sua partner è Flamebird (direttamente dai Giovani Titani) e il suo referente presso la Polizia di Gotham non sarà il Commissario Gordon, bensì la Capitana dell'Unità Grandi Crimini! Batwoman non è Batgirl, ovvero un'arrembante teen-ager che si getta nella sua missione con l'entusiasmo e l'imprudenza tipici della giovane età. Batwoman è una gran testa calda, è una donna ribelle con un passato drammatico pieno di ombre, ha contrasti col padre e con Batman, rifiuta la proposta del Cavaliere Oscuro di far parte della Batman Inc., e ciononostante decide di indossare un pipistrello sul petto, ecc... ecc...

Il graditissimo punto a favore della serie è l'atmosfera soprannaturale ed esoterica che si respira: Batwoman infatti si trova ad affrontare le macchinazioni della Bibbia del Crimine, blasfemo culto che adora Caino e che arruola tra le sue fila parecchie belve mannare.
Il punto debole, a tuo avviso, sono le scene lesbo (mai troppo audaci, comunque) tra Kate Kane e Maggie Sawyer (o Renee Montoya)... ma tant'è.
Dici: "ma a te non davano fastidio gli omosessuali?"
Sì, ma solo quando sono froci!

Che poi Batwoman merita l'acquisto anche solo per la parte grafica: definire il tratto di Williams III sopraffino è un eufemismo, e la sua inventiva impostazione del layout è davvero di grande impatto. Non ci credi? Leggi qua.

Batwoman (Nuovi 52)
di J.H. Williams III, W. Haden Blackman
ed. Lion, B, 96 pagg, col, € 9,95
Voto: ★★★★

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